La declinazione magnetica (dall’inglese variation) è il valore dell’angolo sul piano orizzontale tra la direzione dell’ago magnetico e la direzione del meridiano del luogo.
I poli magnetici della Terra non hanno la stessa posizione dei poli geografici. La differenza tra le direzioni da un punto specifico al nord vero e al nord magnetico (i meridiani veri e magnetici) in un luogo è chiamata declinazione/variazione magnetica => in altre parole è la differenza angolare tra il meridiano geografico e il meridiano magnetico che attraversa la stessa posizione. Il valore massimo della variazione magnetica è di 180°.
• Quando il Polo Nord magnetico si trova ad Est del vero meridiano, la variazione è verso EST (positiva).
• Quando il Polo Nord Magnetico si trova ad Ovest del vero meridiano, la variazione è verso OVEST (negativa).
Le linee su una mappa o un grafico che uniscono posizioni con uguale variazione magnetica sono chiamate Isogonali o Isogone (linee isogoniche). Le isogone sono mostrate come linee tratteggiate sulla carte di navigazione (con il valore della variazione segnato a fianco) e consentono al pilota di calcolare le prue magnetiche da quelle vere e viceversa. Una linea che unisce luoghi con declinazione/variazione pari a zero, viene chiamata linea agonica. Quando la variazione è zero (dirigersi verso il nord magnetico sarebbe come dirigersi verso il nord vero), le direzioni magnetiche e reali sono praticamente le stesse.
Il Polo Nord Magnetico e il Polo Nord Vero non si trovano nella stessa posizione sulla superficie terrestre. I poli magnetici cambiano continuamente posizione di una piccola quantità e in qualsiasi punto della superficie terrestre il campo non è costante, essendo soggetto a cambiamenti sia periodici che irregolari. In modo simile, come meridiani e paralleli sono costruiti con riferimento ai poli geografici (veri), così meridiani e paralleli magnetici possono essere tracciati con riferimento ai poli magnetici. Se si preparasse una mappa che mostri sia i meridiani veri che quelli magnetici, si vedrebbe che i meridiani si intersecano tra loro con angoli che variano in diversi punti della superficie terrestre. In breve, la variazione è l’angolo tra il nord vero e il nord magnetico, ovvero “a quanti gradi est o ovest è il nord magnetico situato rispetto al vero nord”.
Storicamente fu Edmund Gunter, un matematico e astronomo inglese, ad accorgersi della variazione annuale della declinazione magnetica.